1904 Catalogo della vendita Aemilia Ars - - Aemilia Ars: breve storia e intenti

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AEMILIA - ARS

La Società Aemilia Ars che all'Esposizione internazionale d'Arte Decorativa in Torino (1902) fu dalla Giuria, che Walther Crane e Albert Besnard presiedevano, premiata colla massima onorificenza, sorse già in Bologna per opera di una eletta di distinte dame, di uomini colti, di fervidi artisti.

Si proponeva di innovare e migliorare il gusto artistico nelle piccole officine di Bologna e della regione Emiliana e Romagnola.

Le signore consigliavano, gli artisti disegnavano modelli d'ogni maniera per mobili, ferri battuti, rilegature, ceramiche, stoffe, ricami, gioielli, bronzi, ecc. E nelle umili botteghe si lavorò. Ma troppo scarsi i capitali raccolti, lenta l'opinione a volgersi in fede all'iniziative, l'Aemilia Ars potè bensì promuovere tutta una produzione svariata di cose d'arte industriale e decorativa, massime attinenti all'arredamento della casa, che raccolse molte simpatie dalla gente intellettuale in particolar modo estera, ma non le bastarono i mezzi ad una utile espansione commerciale.

Così che, mentre il rapporto della Giuria Internazionale di Torino, ora appunto uscito in luce, constata come « nella recente storia del movimento novatore dell'arte decorativa, l'Aemilia Ars tenga rispetto all'Italia il posto medesimo che occupa l'Inghilterra in faccia al mondo », i fondatori e gli artisti della società bolognese sono costretti a rinunziare ad una più vasta propaganda ideale e alla speranza di una vittoria commerciale. Contenti di avere, non del tutto invano, tentato che l'arte e l'industria si rinovellino in un accordo appassionato per effondere nelle cose, anche ovvie e pratiche, un principio di bellezza e di poesia che rallegri e conforti qualche malinconia e qualche silenzio del vivere consueto.

Gli artisti, che l'Aemilia Ars  si associò, formavano già da parecchi anni una piccola gilda o scuola.

Nello studio e nei ristauri di chiese medioevali e di castelli del secolo XV essi avevano acquistato una insolita intima esperienza delle cose decorative della Rinascenza primitiva  quale fiorì fra Ravenna, Bologna, Ferrara, Parma e Mantova, negli stessi borghi e manieri lontani dalle vie maestre. Era il loro centro accanto i campanili di una grande chiesa del sec. XIII, il S. Francesco in Bologna, al cui ristauro, che dura da diciotto anni, ognuno di essi ebbe in qualche giorno o sempre lavorato.

« Come in Inghilterra il movimento gotico di Oxford e lo spirito dell'arte preraffaellesca gittarono le radici della nuova pianta (sono parole della giuria di Torino) così in Italia, avanti che le Riviste straniere vi diffondessero i primi raggi delle stile rifiorente, i restauri del tempio di S. Francesco in Bologna indussero quella famiglia d'artisti, dalla trepida anima, a cogliere il sentimento di un'arte ingenua primitiva per risuscitarlo in forme ornamentali più accese e più turgide di vita; e le pitture murali, le vetrate, le ceramiche, i ferri delle vetuste cappelle nel tempio Francescano, riprendendo l'antica veste, palpitarono di uno spirito nuovo ».

Di questa origine e di questo amore diviso tra i ricordi dell'antica Rinascenza locale, e le nuove forme suggerite all'arte del disegno dalla nova poesia e dalla flora naturale qual è là nel paese « fra il Po, e il monte e la marina, e il Reno » fu improntata tutta la produzione artistica di Aemilia Ars. La quale però ebbe un carattere tutto suo.

E poiché dessa viene in certo modo a cessare, così quanto ora è offerto ai diligenti estimatori acquista ancora quasi il pregio di una edizione esaurita e di un documento storico relativo ad un momento modernissimo di arte industriale in Italia. Fioritura di un giorno che in un giorno guadagnò una rinomanza, poiché quasi tutta la stampa artistica anche straniera grdì di occuparsene, e moltissime di codeste operette di Aemilia Ars sono note al pubblico intelligente e amante di buone novità giacché comparvero illustrate nelle riviste d'arte europee, come ad esempio Art Décoratif di Parigi, The Studio di Londra, detsche Kunst und Dekoration di Darmstad, Arte Italiana di Milano , ecc.

D'oggi innanzi Aemilia Ars limiterà la sua operosità ad una graziosa industria iniziata nel suo seno da alcune gentildonne, quella dei merletti e biancheria ricamata a punto antico, la quale in poco più di due anni ha visto salire la sua produzione a magnifici risultati. Costituita in cooperativa, incoraggiata dai sovrani d'Italia, impiegando già parecchie centinaia di lavoratrici, governata con serii criteri d'arte, dotata di una ricchissima collezione di antichi modelli, questa industria femminile è già una delle più geniali rinascite dell'antico gusto italiano che si offrano anche agli esteri dai depositi che Aemilia Ars tiene in Bologna e in Parigi.

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